Il primo atto della pittura di Marino è la scelta della tela, la sua giustapposizione corretta, intenzionale, la lettura di ciò che nella tela grezza già c'è; da quì comincia il quadro. Superato l'impatto iniziale il motivo a poco a poco prende forma, segue il suo iter. Marino non ha dietro di se una storia figurativa, come tanti. Da anni porta sulle tele il risultato delle sue prove insieme al tormento di una ricerca che sempre si è mossa partendo dal nostro tempo, spesso dalle sperimentazini più avanzate.
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Ernesto Borelli